Decreto “Cresci-Italia”: abolizione tariffe, tirocinio ridotto e obbligo del preventivo

di Giorgio Gentili - - 2 Commenti

Il governo Monti ha approvato e presentato la bozza del Decreto Legge  sulle liberalizzazioni. Sono previste diverse novità riguardanti i revisori legali e in generale quasi tutti i professionisti. Ne elenchiamo alcune.
Il decreto dispone la riduzione a diciotto mesi per il tirocinio abilitativo previsto per le professioni regolamentate (compresi i commercialisti). In particolare, i primi sei mesi potranno essere svolti durante gli studi universitari. Bisognerà attendere dei chiarimenti riguardo la possibilità di esercitare l’attività di revisore legale da parte dei  “nuovi” commercialisti abilitati con 18 mesi di tirocinio. Infatti, il diritto comunitario prevede per i revisori legali dei conti un tirocinio di tre anni (si rinvia all’articolo “I commercialisti con tirocinio di 18 mesi possono divenire revisori legali?“).
Una ulteriore novità prevista dal decreto “Cresci-Italia” riguarda il venir meno delle tariffe professionali e l’obbligo del preventivo scritto sul compenso per prestazioni professionali, all’atto del conferimento dell’incarico. La mancanza del preventivo verrà considerata un illecito professionale. In particolare, il professionista dovrà evidenziare al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico. Sarà necessario indicare altresì i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale. Riguardo al compenso, il decreto prevede che la sua misura va pattuita in  modo onnicomprensivo, proporzionalmente all’importanza dell’opera.

Autore dell'articolo
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Giorgio Gentili

Responsabile editoriale e coordinatore del sito Larevisionelegale.it, Dottore commercialista in Macerata, Revisore legale e di cooperative, relatore in corsi e convegni di aggiornamento professionale, autore di numerose monografie. È presidente della commissione “Diritto penale d'impresa: area specialistica D.Lgs. n. 231/2001" dell’UNGDCEC e consulente di società di revisione.

Commenti 2

  1. Sono un architetto libero professionista . personalmente non ho ancora capito le modifiche introdotte dal governo in merito alla mia professione. Specifico che per noi architettiè normale prassi redigere un contratto professionale con il cliente in cui vengono specificate le mansioni svolte e i relativi importi. inoltre, in caso di contestazione, l’ordine degli architetti, per convalidare la parcella professionale, chiede l’esistenza del contratto.

    1. mm Post
      Author

      La principale novità, ancorché non l’unica, riguardante il preventivo dei professionisti é che con il decreto “Cresci Italia” la prassi da lei citata diviene un “obbligo”. Grazie per il suo intervento.

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