La sentenza delle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione n. 34476 depositata il 22 settembre 2011 ha stabilito che il D.lgs. n. 39/2010, nell’abrogare e riformulare il contenuto precettivo dell’art. 174-bis T.U.F. (Falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione), non ha influenzato in alcun modo la disciplina propria della responsabilità amministrativa da reato prevista dall’art. 25-ter D.lgs. n. 231/2001, in quanto le relative fattispecie non sono richiamate da questo testo normativo e non possono conseguentemente costituire fondamento di tale responsabilità.
In base a tale sentenza non è prevista la responsabilità amministrativa per le società di revisione legale dei conti i cui revisori sono accusati di false certificazioni o comunicazioni.