Partecipazioni

Le procedure di revisione dei titoli e delle partecipazioni

di Andrea Sergiacomo - - Commenta

Analizziamo le procedure di revisione dei titoli e delle partecipazioni iscritte in bilancio.

In via preliminare  sottolineiamo che le partecipazioni sono investimenti nel capitale di altre imprese.

Esse possono essere rappresentate da azioni o quote a seconda che si tratti di S.p.A o S.a.p.a o di S.r.l. e di Società di Persone (S.s., S.n.c., S.a.s.).

La partecipazione conferisce al titolare un insieme di diritti ed obblighi, sia di carattere patrimoniale sia di carattere amministrativo, correlati allo status di socio, primo tra tutti i dividendi che vengono rilevati quando si stabilisce il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento degli utili.

Il principio contabile OIC 21 indica come appostare correttamente  le partecipazioni nello Stato Patrimoniale nelle Immobilizzazioni o nell’Attivo circolante.

La classificazione nell’Attivo Immobilizzato e nell’Attivo Circolante dipende dalla destinazione della partecipazione.

Le partecipazioni destinate ad una permanenza durevole nel portafoglio della società si iscrivono tra le Immobilizzazioni, le altre vengono iscritte nell’Attivo circolante.

Al fine di determinare l’esistenza della destinazione a permanere durevolmente nel patrimonio dell’impresa, si considerano la volontà della direzione aziendale e l’effettiva capacità della società di detenere le partecipazioni per un periodo prolungato di tempo.

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Come impostare un ciclo di verifica dei titoli e delle partecipazioni?

Anzitutto nel momento in cui approcciamo alla verifica del ciclo titoli e partecipazioni dobbiamo immediatamente analizzare tutte le transazioni societarie sottese all’operazione ovvero, nel caso di acquisto di titoli e partecipazioni avremo l’interessamento delle seguenti classi:

1 – Banca

2 – Cedole in corso di maturazione

3 – Ratei

4- titoli e partecipazioni

Quindi praticamente dovremmo acquisire PER ANALIZZARE i punti 1-2-3-4 le contabili bancarie, le delibere assembleari, documento di acquisto titoli, estratto conto bancario, etc..

Nel caso di stacco delle cedole con successivo accredito degli interessi attivi, andremo ad interessare:

1 – Banca

2- Interessi attivi su titoli

3- Erario c/ritenute

Quindi praticamente dovremmo acquisire PER ANALIZZARE i punti 1-2-3 le contabili bancarie e l’estratto conto bancario.

Nel caso di incasso dividendi andremo ad interessare:

1 – Banca

2- Interessi attivi su titoli

3- Erario c/ritenute

Quindi praticamente dovremmo acquisire PER ANALIZZARE i punti 1-2-3 le contabili bancarie e l’estratto conto bancario.

Nel caso di vendita titoli e partecipazioni andremo ad interessare:

  1. Banca
  2. Titoli e partecipazioni
  3. Plusvalenze/minusvalenze
  4. Interessi attivi su titoli

 Quindi praticamente dovremmo acquisire PER ANALIZZARE i punti 1-2-3-4 le contabili bancarie, le delibere assembleari, documento di acquisto titoli, estratto conto bancario, etc..

Il revisore DEVE porre attenzione su quest’area ed in particolar modo:

1 – Capire se i titoli o le partecipazioni devono essere ricomprese nell’area delle immobilizzazioni oppure nell’attivo circolante;

2 – Capire se esiste l’obbligo di redazione del bilancio consolidato;

3 – Capire se le partecipazioni rappresentanti le società che possono essere in perdita o in utile;

4 – Capire se ci sono perdite durevoli di valore;

5 – Capire se sono state acquisite partecipazioni che potrebbero ricomprendere un’ avviamento positivo o negativo;

6- Capire se sono state effettuate rivalutazioni delle partecipazioni e titoli;

7- Capire quanto valore ricopre l’area dei titoli e delle partecipazioni rispetto all’attività aziendale.

Autore dell'articolo
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Andrea Sergiacomo

Andrea Sergiacomo, Dottore Commercialista e Revisore legale dei conti. Abilitato alla professione di Mediatore civile . Componente della Commissione Cooperative Odcec di Roma . Componente della Commissione diritto societario Odcec di Tivoli. Autore di diverse pubblicazioni per riviste specializzate ed esperto in operazioni di riorganizzazione aziendale. Relatore in convegni in materia di contabilità e bilancio di esercizio, con particolare riguardo alle operazioni straordinarie. E’ stato docente di economia aziendale presso istituti tecnici. Ha frequentato corsi di specializzazione in diritto fallimentare ed il corso avanzato sui principi contabili internazionali presso l’Università di Tor Vergata. Svolge attività professionale nel proprio studio di Roma dove fornisce consulenza in diritto societario, diritto fallimentare e pianificazione fiscale con particolare attenzione alla crisi di impresa.

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