Camere di Commercio sollecitano la nomina dell’organo di controllo alle Srl inadempienti: quali conseguenze?

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Il 16 dicembre 2019 è scaduto il termine per nominare l’organo di controllo o il revisore nelle società a responsabilità limitata e nelle società cooperative che rientrano nei parametri previsti dal nuovo art. 2477 c.c. (superamento, per due esercizi consecutivi di 4 milioni di attivo oppure 4 milioni di ricavi oppure 20 dipendenti).

Come previsto da Confindustria e da Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) che, lo si ricorda, avevano chiesto una proroga del termine per l’adeguamento alla nuova norma, molte società non sono effettivamente riuscite a dotarsi dell’organo di controllo o del revisore allo scopo di rilevare tempestivamente lo stato di crisi ed effettuare le opportune segnalazioni all’ Organismo di composizione della crisi (OCRI).

Il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, nell’ Interrogazione parlamentare del 5 febbraio 2020, n. 3-01284, ha infatti osservato che, il livello di ottemperanza delle imprese a quanto disposto dal Codice della Crisi d’impresa e dell’Insolvenza, risulta insoddisfacente.

In particolare, il ritardo riguarda principalmente le piccole Srl ubicate nelle Regioni del Sud Italia. Delle 67.000 Srl tenute al nuovo adempimento, soltanto il 27,6% risulta infatti essersi adeguato (come segnalato dal CNDCEC e dall’Istituto di ricerca scientifica Cerved).

Si ricorda che la conseguenza del mancato adeguamento, comporta la segnalazione dell’inadempimento dell’impresa da parte del Conservatore del Registro delle Imprese al tribunale. Quest’ultimo procede quindi alla nomina d’ufficio dell’organo di controllo, come previsto dall’art. 2477 c.c.

Con riferimento alle imprese attualmente inadempienti, si segnala che le Camere di Commercio stanno procedendo alla trasmissione di lettere nelle quali viene chiesto alle Srl di fornire le ragioni del mancato adeguamento entro 20 giorni dal ricevimento della missiva, a pena di nomina d’ufficio da parte del tribunale.

Il Conservatore del registro delle imprese e i relativi uffici, stanno adottando un approccio collaborativo nei confronti dell’iniziativa adottata dalle Camere di Commercio, al fine di scongiurare il rischio di ingolfamento dei tribunali con richieste di nomina degli organi di controllo, soprattutto laddove l’impresa sia in grado di provvedere in maniera spontanea, ancorchè tardivamente.

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