Sentenza Cassazione 27.5.2013, n. 13081: una riflessione sui doveri e sulle responsabilità dei sindaci

di Virginia Tosi - - Commenta

Con la sentenza 27 maggio 2013, n. 13081 la Corte di Cassazione sembra evidenziare importanti e crescenti oneri in capo al collegio sindacale. La sentenza deriva dalla richiesta da parte di una Srl in fallimento di condannare i membri del collegio sindacale della società al risarcimento dai danni, per omessa vigilanza sull’osservanza degli obblighi legali e statutari degli amministratori.

Se già la già il Tribunale di Napoli e la corte di appello avevano condannato i sindaci, la sentenza della Cassazione, nel rendere definitiva la condanna, ha ancor più posto l’accento sui molteplici compiti e sulle svariate responsabilità degli stessi.

Alla luce di tali sentenze sorge sponstanea una riflessione: a fronte della possibilità di ridurre i membri dell’organo di controllo ad un solo sindaco nelle srl, le funzioni e le responsabilità connesse ad un tale incarico non sono state alleggerite. Esse appaiono piuttosto sempre più ampie: i sindaci ed anche il sindaco unico sono tenuti ad un controllo di legalità non puramente formale, ma esteso al contenuto sostanziale dell’attività sociale e dell’azione degli amministratori.

Responsabilità sempre più ampie, dunque, a dispetto di un compenso che rimane inalterato, sia che il controllo sia svolto dall’organo collegiale, sia che ad esserne incaricato sia il sindaco unico.

Autore dell'articolo

Virginia Tosi

Dottore Commercialista in Fermo, è autrice di pubblicazioni e scrive su riviste specializzate su temi societari, aziendali, fiscali, revisione legale, non profit, cooperazione, operazioni straordinarie.

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