Definizione di Titoli obbligazionari
L’OIC 20 definisce i titoli di debito, “titoli che attribuiscono al possessore il diritto a ricevere un flusso determinato o determinabile di liquidità senza attribuire il diritto di partecipazione diretta o indiretta alla gestione della società che li ha emessi. In tale ambito rientrano i titoli emessi da stati sovrani, le obbligazioni emesse da enti pubblici, da società finanziarie e da altre società, nonché i titoli a questi assimilabili. I flussi di liquidità prodotti dal titolo, oltre al rimborso del capitale a scadenza, possono derivare dall’obbligazione dell’emittente a corrispondere interessi o altri elementi che concorrono a formare il rendimento per il possessore. I flussi di interesse possono essere determinati (come nel caso degli interessi a tasso fisso) o determinabili (come nel caso degli interessi a tasso variabile). I titoli di debito includono anche i titoli strutturati. I titoli strutturati sono una fattispecie di contratto ibrido e sono costituiti dalla combinazione di un titolo (“titolo primario”) e di uno strumento finanziario derivato (“derivato incorporato”).
I titoli di debito sono esposti nello stato patrimoniale nell’attivo immobilizzato o nell’attivo circolante. L’art 2424 del codice civile prevede la seguente iscrizione a Bilancio:
– per i titoli immobilizzati: BIII3) altri titoli
– per i titoli non immobilizzati: CIII6) altri titoli”
I titoli destinati a permanere durevolmente nel patrimonio aziendale si iscrivono tra le immobilizzazioni, gli altri vengono iscritti nel circolante. Ai fini di determinare l’esistenza della destinazione a permanere durevolmente nel patrimonio della società si considerano, oltre alle caratteristiche dello strumento, la volontà della direzione aziendale e l’effettiva capacità della società di detenere i titoli per un periodo prolungato di tempo.”
Documentazione necessari e controlli conseguenti
Per effettuare correttamente i controlli ai fini dell’oggetto specifico della Revisione Legale, l’Auditor deve ottenere i seguenti documenti:
- documenti giustificativi di acquisto dei titoli obbligazionari
- quotazioni del mercato
- certificati che attestino il possesso del titolo alla data di chiusura del bilancio e relativi aggiornamenti del valore di acquisto sulla base delle fluttuazioni del mercato di riferimento
- dichiarazione della banca del valore al 31.12. oltre quello relativo alla data di acquisto
- contabili bonifici relativi l’acquisto
- prospetto bancario portafoglio titoli alla data di chiusura dell’esercizio
In seguito alla ricezione della documentazione richiesta, il revisore deve controllare che i documenti ottenuti siano in linea con l’importo che figura in bilancio relativo ai titoli obbligazionari per affermare con certezza la coerenza dei dati contabili rispetto alla realtà in modo da poter dare un giudizio veritiero e certo rispetto al Bilancio, considerando gli aspetti quali la competenza, la verifica dell’acquisto del titolo, accertandosi del corretto valore comunicato anche utilizzando fonti quali Banca d’Italia e Borsa Italiana.
Inoltre, il controllo dell’esistenza e la valutazione dei titoli fornisce al revisore sufficienti elementi per verificare che la classificazione in bilancio sia corretta in conformità ai vigenti principi contabili.
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