La fase delle conferme esterne così come enunciato dal Principio ISA 505 ha come obiettivo quello di ottenere dati probativi attendibili e pertinenti per lo svolgimento dell’incarico, quindi è una parte fondamentale della Revisione Legale poiché si base sulla cosiddetta conferma dei saldi, essa consiste nell’ottenimento di quest’ultimi da parte dei clienti, fornitori, Istituti di Credito e Consulenti per confrontarli con quelli presenti in contabilità, in tale modo si verifica se non ci sono stati errori nelle registrazioni effettuate dalla Società.
Come si svolge la fase delle conferme esterne
Lo strumento principale che si utilizza per procedere con la fase delle conferme esterne sono le Lettere di Circolarizzazione, i modelli di tali lettere vanno redatti su carta intestata e firma del Legale Rappresentante della Società sottoposta a Revisione Legale, l’invio di tali lettere sarà effettuato dalla Società o dal Revisore agli indirizzi PEC dei Clienti, Fornitori, Istituti Bancari (tramite modello ABI REV), Consulenti Legali, del Lavoro, Fiscali, con indicazione del termine in cui le risposte dovranno essere pervenute (in genere un mese dalla data di compilazione delle lettere, due mesi nel caso di Istituti Bancari per permettere alle Banche di produrre il modello ABI REV contenente le posizioni finanziarie della Società nei confronti dell’Istituto Bancario).
Una volta ricevute le risposte, nel caso di clienti e fornitori il confronto dovrà essere fatto con i saldi degli stessi presenti nel Bilancio contabile, per le Banche bisognerà confrontare il modello ABI REV con i saldi relativi ai conti correnti, finanziamenti, fidi e interessi bancari presenti in Contabilità.
In seguito, si procede alla compilazione delle Carte di Lavoro con evidenza dei clienti e fornitori scelti sulla base di un campionamento statistico o casuale ed annotazione se sono pervenute le risposte e riscontrate discrepanze sulla base del calcolo del delta tra i due saldi.
Per quanto riguarda le Lettere di Circolarizzazione destinate ai Consulenti, esse hanno il ruolo di conoscere nel caso di Consulente Legale se vi sono cause in corso tra la Società e altro soggetto come fornitore o cliente, e quindi se sia necessario stanziare un Fondo Rischi ove non presente, per il Consulente del Lavoro e Fiscale se ci sono fatti inerenti la Società di rilievo dove vi è la possibilità che influenzino l’attività del Revisore e che di conseguenza ne debba essere a conoscenza.
Quali sono i casi in cui si applicano le procedure alternative
Le procedure alternative rappresentano appunto l’alternativa, la cosìdetta “ultima spiaggia” che il revisore deve applicare in caso di non risposta alle lettere e dopo aver effettuato uno o due solleciti per ottenere risposta.
- Per i Clienti e Fornitori: si procede all’ottenimento dei mastrini singoli per ogni cliente e fornitore presenti all’interno della Contabilità della Società, ottenimento delle Fatture e Contabili di pagamento o incasso di quest’ultime.
- Per gli Istituti di Credito: Estratti Conto Bancari trimestrali e mastrini contabili ad essi relativi.
In ogni caso il Revisore deve preventivamente calcolare il rischio di revisione per l’assente o negativa risposta, ovvero in disaccordo con ciò che è stato registrato in Contabilità dalla Società, e che rilevanza ha sul Bilancio.