Cos’è il Credito d’imposta Ricerca & Sviluppo
Il Credito d’imposta Ricerca & Sviluppo è una misura agevolativa predisposta dal Ministero dello Sviluppo Economico volta ad incentivare gli investimenti delle Imprese in Ricerca & Sviluppo.
Essa consiste in un credito d’imposta fruibile dalle Società che hanno effettuato tali investimenti calcolato sulla base delle spese ammissibili, il Mise stabilisce che “il credito d’imposta sia riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, in misura pari al 20% della relativa base di calcolo, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.
Dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2031, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.”
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Quali sono le spese ammissibili
Le Spese ammissibili ovvero quelle che andranno a formare la base imponibile sulla quale si andrà ad applicare l’aliquota e di conseguenza al calcolo del credito d’imposta, sono riconducibili nelle seguenti categorie:
- Spese relative al personale impiegato nel progetto, sia che siano lavoratori autonomi, dipendenti o ricercatori
- Quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria e non, spese relative ai beni materiali mobili e ai software
- Spese per contratti di ricerca extra muros stipulati con Università ed Istituti di Ricerca
- Quote di ammortamento relative all’acquisto di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale
Aliquote
Il Mise stabilisce che “il credito d’imposta sia riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022, in misura pari al 20% della relativa base di calcolo, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.
Dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2031, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.”
Attestazione del Revisore
Per poter usufruire del Credito d’Imposta R&S è necessario che il soggetto incaricato della Revisione legale dei conti attesti che le spese risultanti dal Rendiconto, che viene fornito dalla Società per il calcolo del Credito, siano ammissibili e quindi siano inerenti.
I principali controlli che deve fare il Revisore sono sulle seguenti voci:
- Costo del personale: controlli incrociati tra i timesheets del personale impiegato, costo orario del lavoratore sulla base della retribuzione lorda annuale e ore impiegate nel progetto
- Quote ammortamento software, beni materiali mobili, semiconduttori, privative industriali: controllare l’effettiva esistenza di tale fatture, che siano state pagate e che la percentuale di ammortamento sia quella prevista dal Decreto Ministeriale 31/12/1988.
- Consulenze extra muros: controllare che sia stato stipulato un regolare Contratto extramuros relativo al progetto di R&S e il costo risultante dalla fattura ad esso relativo sia il medesimo di quello risultante dal Rendiconto.
Il ruolo della Relazione tecnica asseverata
Ai fini della fruizione del Credito d’imposta di Ricerca e Sviluppo è necessaria anche una relazione tecnica asseverata da un esperto che illustri gli obiettivi del progetto e gli elementi che compongono le spese ammissibili, la relazione deve essere controfirmata dal rappresentante legale dell’impresa. Tale documento andrà ad aggiungersi all’Attestazione del Revisore necessari per la fruizione del Credito.
Dichiarazione dei Redditi e Compensazione
Il Credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi nell’anno d’imposta in cui sono state sostenute le spese nel quadro RU indicando l’importo del Credito e riportando negli anni successivi la parte rimanente fino ad esaurimento.
L’omessa indicazione del credito d’ imposta in Dichiarazione dei redditi è punibile con una sanzione amministrativa da 250 a 2.000 Euro, sanabile entro i termini con l’istituto del ravvedimento operoso e Dichiarazione Integrativa che andrà a sostituire quella precedentemente inoltrata all’Agenzia delle Entrate.
Il Credito di Ricerca & Sviluppo una volta approvato è compensabile orizzontalmente, ovvero con imposte di diversa natura, a partire dal periodo di imposta successivo a quello di maturazione tramite F24 con il codice tributo 6938 in tre quote annuali.