ISA 230: la responsabilità del revisore nel predisporre la documentazione

di Andrea Sergiacomo - - 1 Commento

La documentazione della revisione legale: ISA 230 – Prima parte

Il presente principio ISA 230 tratta della responsabilità del revisore nella predisposizione della documentazione necessaria allo svolgimento della revisione contabile.

E’ bene domandarsi se nella predisposizione e richiesta documentale  tutti gli elementi siano effettivamente sufficienti a svolgere adeguatamente il lavoro di cui si è ricevuto mandato.

La documentazione della revisione è utile per ulteriori finalità, che in via esemplificativa riassumiamo di seguito:

• assistere il team di revisione nella pianificazione e nello svolgimento della revisione;

• assistere i membri del team di revisione responsabili della supervisione, nel dirigere e supervisionare il lavoro di revisione e nell’assolvere le proprie responsabilità di riesame del lavoro in conformità al principio di revisione internazionale (ISA Italia) n. 220;

• permettere al team di revisione di dare conto dell’attività svolta;

• mantenere una evidenza documentale degli aspetti che mantengono la loro rilevanza nei futuri incarichi di revisione;

• permettere lo svolgimento del riesame della qualità e delle ispezioni in conformità al principio internazionale sul controllo della qualità n. 1 (ISQC Italia 1) ovvero a disposizioni nazionali che prevedano regole stringenti almeno quanto quelle contenute nell’ISQC Italia 1;

• permettere l’effettuazione di ispezioni da parte di soggetti esterni secondo quanto previsto da leggi, regolamenti o da altre disposizioni applicabili.

QUALE E’ L’OBIETTIVO DEL REVISORE??

L’obiettivo del revisore è quello di predisporre una documentazione che fornisca in primo luogo  una sufficiente ed appropriata evidenza documentale degli elementi a supporto della relazione di revisione e soprattutto in secondo luogo evidenzi che la revisione contabile sia stata pianificata e svolta in conformità ai principi di revisione ed alle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.

Da un punto di vista procedurale, la richiesta documentale rappresenta elemento cardine per svolgere un’adeguata revisione contabile e per evitare che il revisore venga in estrema ratio, sottoposto a critiche sul modo in cui ha svolto il proprio lavoro.

LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA E’ SEMPRE LA STESSA ??

Alla domanda dobbiamo ovviamente rispondere negativamente in quanto la forma, il contenuto e l’ampiezza della documentazione della revisione dipendono da fattori quali:

• la dimensione e la complessità dell’impresa;

• la natura delle procedure di revisione da svolgere;

• i rischi identificati di errori significativi;

• la rilevanza degli elementi probativi acquisiti;

• la natura e la portata delle eccezioni identificate;

la necessità di documentare una conclusione o gli elementi a supporto di una conclusione non facilmente desumibili sulla base della documentazione del lavoro svolto o degli elementi probativi acquisiti;

• la metodologia di revisione e gli strumenti utilizzati

DOVE DEVE ESSERE FORMALIZZATA TUTTA QUESTA DOCUMENTAZIONE ??

La documentazione della revisione può essere formalizzata su supporto cartaceo, elettronico o di altro tipo ovvero deve indicare:

• programmi di revisione;

• analisi dei dati;

• note di commento sulle questioni emerse;

• riepiloghi degli aspetti significativi;

• lettere di conferma e di attestazione;

• checklist;

• corrispondenza (incluse le e-mail) relativa ad aspetti significativi. Il revisore può includere nella documentazione della revisione estratti o copie di documenti aziendali (ad esempio, contratti o accordi significativi e particolari). La documentazione della revisione, tuttavia, non rappresenta un sostituto delle registrazioni contabili dell’impresa


Autore dell'articolo
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Andrea Sergiacomo

Andrea Sergiacomo, Dottore Commercialista e Revisore legale dei conti. Abilitato alla professione di Mediatore civile . Componente della Commissione Cooperative Odcec di Roma . Componente della Commissione diritto societario Odcec di Tivoli. Autore di diverse pubblicazioni per riviste specializzate ed esperto in operazioni di riorganizzazione aziendale. Relatore in convegni in materia di contabilità e bilancio di esercizio, con particolare riguardo alle operazioni straordinarie. E’ stato docente di economia aziendale presso istituti tecnici. Ha frequentato corsi di specializzazione in diritto fallimentare ed il corso avanzato sui principi contabili internazionali presso l’Università di Tor Vergata. Svolge attività professionale nel proprio studio di Roma dove fornisce consulenza in diritto societario, diritto fallimentare e pianificazione fiscale con particolare attenzione alla crisi di impresa.

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