Circolarizzazione procedure di revisione

PMI e la Revisione

di Luigi Pellecchia - - Commenta

La direttiva europea n. 34/2013 “Think small first”, recepita col D.Lgs. n. 139/2015, ha ulteriormente accelerato il processo di semplificazione degli adempimenti per le imprese di minori dimensioni per quanto riguarda il bilancio d’esercizio. Bisogna però rammentare che il ns ordinamento prevedeva già semplificazioni da modulare in funzione delle dimensioni dell’azienda, si pensi all’art. 2435-bis e 2477 c.c.

Nonostante siano state introdotte queste semplificazioni, le attenzioni sui controlli non sono certo calate, si pensi al nuovo codice della crisi di impresa che ha recentemente allargato la platea delle s.r.l. assoggettate a revisione legale.

Storicamente la revisione legale era affidata ai principi emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (Cncdec); con poche modifiche, tali principi venivano accettati anche dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob), oltre ad essere coniderate le norme tecniche di riferimento dei professionisti.

Nel 2009 fu emanato il principio di revisione n°2 “Modalità di redazione della relazione di controllo contabile ai sensi dell’art. 2409-ter c.c.”, ma esso non fu raccomandato dalla Consob perchè ritenuto non utilizzabile a disciplinare le società con azioni quotate sui mercati regolamentati. Nel 2015 i principi di revisione internazionali Isa Italia furono estesi allo svolgimento di tutti gli incarichi di revisione, senza alcuna distinzione basata sulle dimensioni o sulla natura delle società, conformandosi al motto “an  audit  is  an  audit”

Nel principio Isa Italia 200 “Obiettivi generali del revisore indipendente e svolgimento della revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali” è presente un principio di revisione, nella sezione “Linee guida e altro materiale esplicativo”, che include osservazioni che facilitano l’applicazione delle revisioni contabili delle imprese e amministrazioni di minori dimensioni.

La definizione degli Isa Italia di imprese di minori dimensioni è riportata nella tabella 1 del sopraccitato principio. In tale tabella, per tale tipo di impresa, si connotano alcune distintive caratteristiche qualitative, sia generali,sia specifiche.

La distintiva generale riguarda la concentrazione della proprietà e della direzione in un numero limitato di soggetti (spesso un singolo soggetto può trattarsi di una persona fisica o di un’altra impresa che possiede l’impresa di dimensioni minori, purché il proprietario presenti le relative caratteristiche qualitative).

Le distintive specifiche, invece, riguardano:

  • operazioni semplici e lineari;
  • semplicità delle registrazioni contabili;
  • numero limitato di linee di attività e di prodotti nell’ambito delle singole linee di attività;
  • numero limitato di controlli interni;
  • numero limitato di livelli direzionali responsabili di un’ampia gamma di controlli;
  • numero limitato di dipendenti, dei quali molti rivestono una molteplicità di funzioni.

In ogni principio di revisione, dunque, sono presenti linee guida per le imprese di minori dimensioni. In modo particolare, nel principio Isa Italia 230 “La documentazione della revisione contabile”, nei paragrafi A16 e A17 si definiscono alcuni elementi chiave per i processi di revisione.

Nel primo citato paragrafo, si fa riferimento ad una documentazione meno corposa rispetto alle imprese grandi, per esempio, laddove la revisione contabile venga svolta da un singolo professionista, non è necessario documentare aspetti relativi alla comunicazione con il team di revisione o al riesame del lavoro effettuato da altri membri del team di revisione, in quanto non applicabili nella circostanza. Ovviamente senza nulla togliere alla comprensibilità di un eventuale soggetto terzo.

Nel secondo paragrafo, invece, si fa riferimento alla predisposizione della documentazione, che può essere unificata in un unico documento che si colleghi alla documentazione di supporto.

Un utile strumento di supporto che il revisore può utilizzare per questo tipo di imprese è rappresentato dalla “Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella revisione contabile delle piccole e medie imprese” (“Isa Guide”), predisposta dal Small and Medium Practices Committee dell’International Federation of Accountants (Ifac) in lingua inglese e tradotta in italiano dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Questo strumento è diviso in due volumi:

  • nel primo si illustrano i concetti teorici dei principi Isa, con una forma espositiva fatta di schemi e diagrammi per facilitarne la comprensione;
  • nel secondo è presente un approccio pratico alla revisione delle Pmi, facendo riferimento a due casi pratici che illustrano la revisione di una micro e piccola impresa.

L’International Auditing and Assurance Standard Boards (Iaasb), il comitato all’interno dell’Ifac preposto alla formulazione dei principi di revisione internazionali, negli ultimi tempi ha aperto un dibattito relativo sulla scalabilità degli Isa, da qui si è avuta la pubblicazione del discussion paper 5 “Audits of Less Complex Entiies: Exploring Possible Options to Address the Challenges in Applying the Isas”. In tale documento, considerando il peso delle PMI nell’economia, è stato chiesto l’apertura di un dibattito sulle possibili linee di intervento dello Iaasb.

Autore dell'articolo
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Luigi Pellecchia

Laurea in Economia Aziendale conseguita presso l'Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Referente fiscale presso un'unità periferica di C.A.F.. Autore di articoli su varie riviste di economia.

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