I sindaci-revisori che sono candidati ad un incarico dovrebbero raccogliere informazioni riguardanti l’ente che li dovrà nominare, al fine di valutare preliminarmente se esistono elementi che impediscono o sconsigliano di accettare la candidatura e per stimare l’impegno, i tempi e le risorse necessari lo svolgimento dell’incarico. Tali informazioni sono utili per la definizione dei corrispettivi.
Le informazioni necessarie sono raccolte in diverso modo:
- accesso a fonti pubbliche disponibili (visure camerali, ecc.) o ad altre fonti, tra cui la stampa specializzata;
- contatto con l’organo di controllo uscente;
- colloqui con la direzione ed i responsabili delle attività di governance.
In base alle informazioni ricevute, i candidati sindaci dovranno individuare eventuali circostanze che impediscono o sconsigliano di accettare l’incarico e se vi sono le condizioni di indipendenza.
I candidati sindaci dovranno verificare se possiedono le competenze e la disponibilità di tempo per impegnarsi a svolgere adeguatamente il lavoro considerando sia le funzioni di vigilanza, sia le attività afferenti la revisione legale dei conti.
Anche i sindaci-revisori che hanno già ricoperto l’incarico dovranno effettuare delle valutazioni; in particolare dovranno valutare se nel corso del triennio si siano manifestate circostanze che ne sconsigliano la continuazione.
Le attività sopra evidenziate dovranno essere documentate.
E’ possibile visionare l’intero articolo con due formule da utilizzare per l’attività di sindaco revisore nella Rivista “La Revisione Legale”.