Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/56/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati.
Il decreto legislativo è stato riformulato in alcune disposizioni tenendo conto del parere delle commissioni parlamentari anche se gli aspetti essenziali sono rimasti invariati.
La direttiva europea evidenzia la necessità di rinforzare gli strumenti utili a prevenire le crisi finanziarie attraverso in particolare la creazione di presidi solidi alla veridicità ed affidabilità dei bilanci. Tra tali strumenti il legislatore ritiene essenziale prevedere un idoneo livello qualitativo della revisione legale, nonché un maggiore rigore nei requisiti di indipendenza dei revisori e delle società di revisione legale nei confronti delle società revisionate.
Il decreto legislativo di recepimento interviene per regolare l’attività dei revisori dei conti, dall’accesso alla professione, ai principi deontologici, alla disciplina della relazione di revisione.
Quanto all’accesso alla professione di revisore legale dei conti resta il tirocinio della durata triennale, con la possibilità che sia svolto contestualmente al biennio di studi L’esame di idoneità professionale per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale deve essere bandito almeno una volta l’anno.
Il decreto legislativo prevede l’obbligo della posta elettronica certificata per gli iscritti al registro stesso, per rendere più economico ed efficace il flusso delle comunicazioni.
Più stringenti e meglio definiti i principi di indipendenza: in particolare si stabilisce il divieto di ricevere regali o favori di natura pecuniaria e non pecuniaria.
In caso di accertate irregolarità nello svolgimento dell’attività di revisione legale sono previste sanzioni che vanno dall’avvertimento alla cancellazione dal registro.