La richiesta di compensazione del contributo di revisione per le cooperative

di Virginia Tosi - - Commenta

Le cooperative pagano un contributo biennale di revisione, calcolato sulla base di alcuni parametri individuati dal Ministero dello Sviluppo economico. Non trattandosi, dunque, di un ammontare fisso, non di rado accade che venga erroneamente calcolato. Inoltre il contributo va versato all’Associazione Nazionale di rappresentanza e, solo nel caso di cooperative non aderenti ad alcuna Associazione, al Bilancio dello Stato. A seguito del riscontro, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di errori frequenti nel conteggio del contributo di revisione, il Ministero stesso ha disciplinato le modalità attraverso le quali compensare le somme versate in eccesso, al fine di evitare/accelerare le classiche procedure di rimborso. Le cooperative che intendono utilizzare i crediti vantati nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico per il pagamento di altri tributi con modello F24, devono chiedere una preventiva autorizzazione alla Direzione Generale per gli Enti Cooperativi – Divisione I, utilizzando un apposito modello.

Un approfondimento che illustra e guida nella compilazione del modello  è contenuto nella Circolare del Revisore n. 10 Ottobre 2014

Autore dell'articolo

Virginia Tosi

Dottore Commercialista in Fermo, è autrice di pubblicazioni e scrive su riviste specializzate su temi societari, aziendali, fiscali, revisione legale, non profit, cooperazione, operazioni straordinarie.

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