In riferimento alla revisione dell’area del personale possiamo anzitutto analizzare quanto proposto dalla disciplina civilistica in ordine ai seguenti articoli:
• Art. 2120 c.c. – Disciplina del TFR;
• Art. 2424 c.c. – Contenuto dello Stato Patrimoniale;
• Art. 2425 c.c. – Contenuto del Conto Economico;
• Art. 2427 c.c. – Contenuto della Nota Integrativa;
• Principio contabile n. 19: I fondi per rischi ed oneri – Il Trattamento di Fine Rapporto – I Debiti
A questo punto procediamo ad identificare nello stato patrimoniale e nel conto economico quelle che sono le diverse voci interessate:
Stato Patrimoniale
• Crediti finanziari
• Crediti verso altri
• Debiti diversi
• Debiti verso enti previdenziali
• Debiti tributari
• Fondo TFR
Conto Economico
• Retribuzioni
• Contributi
• Accantonamento per il TFR
• Altri costi del personale
In ordine a quanto su esposto procediamo alla verifica delle componenti inserite all’interno dei macroraggruppamenti di stato patrimoniale e di conto economico:
Crediti finanziari (immobilizzazioni finanziarie)
In tale voce vengono iscritti i versamenti degli acconti Irpef sul Fondo TFR, secondo quanto disposto dall’art 2 della L.140 del 28/05/97 (D.L. 79/97) oppure i crediti per prestiti concessi ai dipendenti in base alla classificazione durevole degli stessi.
Crediti verso altri (attivo circolante)
Vengono classificati in tale voce i crediti verso dipendenti per anticipi erogati oppure per prestiti concessi agli stessi (se considerati non durevoli).
Fondo TFR
Accoglie l’ammontare maturato a favore dei dipendenti ai sensi della vigente normativa a meno che per legge la società debba girare gli ammontari maturati agli enti previdenziali o ai fondi gestiti.
Debiti diversi
In tale voce vengono inclusi i debiti verso i dipendenti in essere alla fine dell’esercizio. Questi si riferiscono tipicamente alle retribuzioni del mese di dicembre (per le società che pagano gli stipendi nei primi giorni del mese successivo a quello di maturazione) e ai “ratei” di costi a maturazione differita (mensilità aggiuntive e ferie). In particolare per quest’ultima categoria di voci occorre prestare attenzione in quanto molte società tendono a classificare tali importi tra i ratei passivi mentre rappresentano, ai sensi della vigente normativa civilistica, veri e propri debiti nei confronti del personale.
Debiti verso Enti Previdenziali
Tale voce accoglie i debiti verso enti previdenziali per contributi da versare. L’ammontare esposto riguarda sia la quota a carico del datore di lavoro che quella a carico del dipendente trattenuta dalla società al momento del pagamento delle retribuzioni. Eventuali crediti verso un ente vanno portati a detrazione del debito. Qualora risulti un saldo a favore della Società, il relativo importo va esposto tra i “Crediti verso Altri”. Sono tipicamente iscritti in tale voce i debiti relativi ai contributi da versare sulle retribuzionidi dicembre e sulla tredicesima.
Debiti tributari
Tale voce accoglie i debiti verso l’erario per le trattenute operate sulle retribuzione erogate ai dipendenti in qualità di sostituto di imposta. Sono tipicamente iscritti in tale voce i debiti relativi alle trattenute IRPEF sulle retribuzioni di dicembre e sulla tredicesima.
Retribuzioni
Tale voce di conto economico accoglie i salari e gli stipendi lordi erogati dalla società ai propri dipendenti nonché ogni altra componente della retribuzione come mensilità aggiuntive, premi di produzione, ecc.
Contributi
Accoglie l’ammontare maturato a favore dei dipendenti ai sensi della vigente normativa.
Trattamento di fine rapporto
Tale voce accoglie l’ammontare delle indennità maturate nell’esercizio a favore dei dipendenti, ivi incluse quelle relative a personale dimesso nel corso dell’anno.
Altri costi del personale
Tale voce accoglie costi accessori sostenuti per il personale. L’interpretazione correntemente applicata prevede una concezione piuttosto restrittiva di tale voce. Infatti la mensa, le spese viaggio, gli indumenti, il materiale antinfortunistico vanno classificati tra i “Servizi” o tra gli “Acquisti”. Vengono considerati normalmente in tale voce i premi di
assicurazione pagati dalla società per polizze stipulate a favore dei dipendenti.
Nel merito gli obiettivi della revisione sono i seguenti:
1) Tutte le prestazioni ricevute sono contabilizzate;
2) Verifica che le retribuzioni ed i contributi sono stati registrati nei conti corretti;
3) I debiti esistono;
4) Vi è corrispondenza tra i dipendenti impiegati e quelli contabilizzati.
Non è da ritenere una regola la considerazione che l’area personale è a basso rischio in quanto strettamente monitorata dai diretti interessati, cioè i dipendenti, con il supporto spesso di organismi sindacali o patronati. E’ sempre opportuno valutare la qualità delle procedure della società al fine di verificare se esse garantiscano un’affidabilità dei dati prodotti e un puntuale adempimento degli obblighi e delle formalità prescritte dalla legge e dai contratti di lavoro. In linea generale pertanto l’approccio di revisione
richiede:
– rilevazione/aggiornamento delle procedure della società;
– test sulle procedure della società.
IL TEST SUL TFR
Prevede la verifica del tabulato e della correttezza dell’algoritmo applicato ed il ricalcolo dell’importo erogato a dipendenti dimessi ovvero erogato a titolo di anticipo.
Un test normalmente utilizzato per verificare la correttezza del debito esposto (e del relativo accantonamento al conto economico dell’esercizio) è il cosiddetto overall.
Si tratta di un calcolo in forma sintetica della rivalutazione del fondo dell’esercizio precedente e della quota maturata sulle retribuzioni dell’esercizio che va quindi confrontato con i dati effettivi. Normalmente gli scostamenti non dovrebbero eccedere un 5-10%. Differenze particolarmente significative dovrebbero comunque essere giustificate sulla base di analisi ulteriori che devono essere scandagliate con precisione ed oculatezza da parte del revisore dei conti.